lunedì 31 marzo 2008

Every Breath Ben Bernanke Takes

Dove si spiega in musica perchè uno studente della Columbia University crede di essere ben qualificato per la poltrona della FED...

domenica 30 marzo 2008

La realtà che ci assale, applausi e dintorni

Avevo preso la decisione di non seguire più la campagna elettorale: basta giornali, niente internet, la tv non ce l'ho.
Sono andato al cinema, e lì sono stato colto alla sprovvista. Mi fermo qui, fate anche voi questa esperienza.
Dico soltanto che, alla fine dello spot, l'intera sala è esplosa in uno scrosciante e prolungato applauso.

mercoledì 26 marzo 2008

Quando c'è il vento della novità, in campagna elettorale....

«Cara Alessandra, ti rivelo io riservatamente cosa ti ha detto ieri notte nonno Benito in sogno - scrive la Santanchè - Mia amatissima nipotina, non dovevi essere proprio tu e non la Santanchè a ricordare agli italiani, come ha fatto oggi a Napoli con la schiena dritta e il petto in fuori, che senza Mussolini non ci sarebbero stati il salario garantito, l'Inps, i diritti per le donne, Cinecittà, Marconi, Pirandello, D'Annunzio, la grande architettura e le grandi bonifiche?(...)"
...e magari, già che ci siamo, la meccanica quantistica, le vittorie italiane ai mondiali del '34 e del '38, il New Deal, il teatro di Brecht e le poesie di Garcia Lorca, i film di Ernst Lubitsch....


lunedì 24 marzo 2008

Viaggio al Termine della Notte (o passeggiata prima dell'alba fino alla Stazione Centrale)

Tutto è iniziato alle quattro del mattino. Un orario sexy per svegliarsi, vestirsi, aspettare un maledettissimo tram. Vabè, ho pensato, a qualsiasi ora, in questi giorni, per strada ci saremmo stati solo noi.
Invece no, qualcuno c'era. Va detto che eravamo gli unici bianchi, in giro.
C'era anche un allegro gruppo di neri che è salito sul tram, tutti vestiti a festa; e giù, nel Viale, tanti altri che li salutavano allegramente. Quanta vita, per essere quasi le cinque del mattino! Ma cosa cazzo avevano fatto?
Siamo arrivati, ma dato il panorama la parola giusta probabilmente è "atterrati", poco dopo le cinque del mattino alla Stazione Centrale. M'è venuto da pensare a quei tizi che si fanno saltare il cervello nei rave party, su a Segrate, in questi giorni.
Ogni tanto scappa il morto, ma sanno come divertirsi. E poi c'è una bella atmosfera, le foto le prendono sempre verso l'alba in questi capannoni industriali dismessi che hanno già un loro fascino. In più c'è l'aria delle cose appena finite: la folla ha copulato, ora fuma la classica sigaretta.
Qualche fanatico, da qualche parte, aveva anche aperto un Forum pieno solo di immagini di posti del genere: si chiamava La Zona, come quella del film di Tarkovskij. Davvero splendido.
Insomma, la accompagno al suo onesto autobus - caricando il suo decisamente poco amichevole bagaglio:
"cosa cazzo c'è qui dentro, mattoni?"
"Più o meno". Erano libri di Fisica.
Poi, con l'ebbrezza di chi ha saltato a piedi uniti una nottata di sonno (no, è scientificamente provato, si è proprio ubriachi), le mie letture mi confondono l'identità. Ma per adesso ero contento. Albeggiava, il tram era arrivato, mi siedo e ascolto il napoletano ubriaco/asmatico/disturbato che chiede al conducente i sei modi per arrivare al capolinea del 29. ERAVAMO sul 29.
Ho pensato che avrei potuto prendere un cappuccino d'orzo, appena arrivato. Buono. Poi mi sarei messo a leggere. C'era una certa leggerezza, nell'aria, tutto m'è sembrato semplice e lineare. Sono l'investigatore privato più dritto di Los Angeles.
Il cappuccino d'orzo fa schifo, c'era un'oliva per terra, il libro di Statistica era aperto sul tavolo.
Non sono un investigatore, non siamo a Los Angeles, e ho sonno.
Succede, ma da domani guarderò l'ubriacone sul tram con un occhio diverso. Me l'ha insegnato Bukovskij.

martedì 18 marzo 2008

More on (o moron): Tibet

Raccolgo una testimonianza che mi va di riportarvi:

"Nel corso della giornata di ieri ho partecipato ad un sit-in sotto la Torre di Pisa per manifestare solidarietà al popolo tibetano.

Incontri emblematici durante il volantinaggio:

- un gruppo di ragazzi francesi, che ci hanno aiutati a fare numero per le riprese per le TV locali.

- un gruppo di turisti americani, che ignorava dove fosse il tibet e cosa vi stesse succedendo.

- un gruppo di turiste cinesi, che ci hanno detto che quello che stavamo facendo era vergognoso e dovremmo smetterla noi occidentali di immischiarci in affari interni cinesi."

Passo e chiudo.